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Rieducazione Vestibolare

I due sistemi vestibolari, situati nell’orecchio interno, responsabili dell’equilibrio si bilanciano, inviando al cervello uguali impulsi, essenziali al mantenimento dell’equilibrio del capo e del corpo.

Se i centri periferici, centrali o alcune sottofunzioni come il sistema ottico-cinetico o posturale sono danneggiati, l’equilibrio è sconvolto. Il risultato di questo è la vertigine, il capogiro o fastidiose sensazioni d’instabilità, tutti questi fenomeni si possono accompagnare a nausea e vomito. Sebbene questa condizione possa essere molto preoccupante, in realtà non costituisce un problema serio, in quanto, di per se stessa, non minaccia la vita.

Può comunque essere decisamente migliorata con l’esecuzione di speciali esercizi di rieducazione vestibolare, codificati e riconosciuti in protocolli specifici, spesso scritti ad hoc per le esigenze di ognuno.

Lo scopo degli esercizi e quello di realizzare un meccanismo di “tolleranza” nel cervello, che compensi per l’ineguale bilanciamento dei due sistemi vestibolari. La rieducazione vestibolare utilizza protocolli di esercizi che stimolano questo meccanismo di tolleranza, e tanto più diligentemente e regolarmente questi saranno eseguiti, tanto più rapidamente diminuirà il sintomo.

Al paziente è richiesto uno sforzo deliberato a ricercare le posizioni ed i movimenti che causino fastidio, talvolta instabilità e disequilibrio, fino ai limiti della tolleranza, poiché più frequentemente questa situazione si verificherà, più rapidamente si instaurerà il fisiologico compenso cerebrale.

Si raccomanda un’attività la più normale possibile; Un rapido ritorno al lavoro ed agli sport è utile alla riabilitazione.

Si richiedono diligenza e perseveranza: tanto più precocemente e regolarmente sarà condotto il regime di esercizi, tanto più rapido e potenzialmente completo sarà il ritorno alla normalità.

Poiché l’equilibrio si basa sull’interazione e sull’integrazione di 3 sistemi (labirintico-visivo-posturale), la rieducazione vestibolare utilizza le capacità adattative di questo sistema biologico complesso sfruttando le funzioni residue o non danneggiate sulla base di 3 principi:

-Sostituzione: s’intende la riprogrammazione o la stimolazione di un canale sensoriale indebolito o danneggiato mediante il ricorso a funzioni sostitutive.
-Adattamento: sfrutta le capacità plastiche e di adattamento del sistema nervoso centrale per compensare un danno, in questo caso gli esercizi stimolano tale capacità.
-Abitudine: stimolando ripetutamente l’organo dell’equilibrio nelle sue componenti si induce abitudine nei confronti del segnale errato che causa la sintomatologia, riducendo così progressivamente lo stimolo irritativo.

Grazie alla rieducazione vestibolare si favorisce il fisiologico compenso centrale che si potenzialmente si manifesterà con un miglioramento della sintomatologia vertiginosa e con un più rapido recupero funzionale.

Il protocollo di rieducazione vestibolare viene definito al termine dell’iter diagnostico in base alle condizioni cliniche appurate, per tanto ogni scelta terapeutica è personalizzata per favorire le condizioni fisiologiche di adattamento di ogni singolo paziente.

Un atteggiamento onesto nei confronti del paziente raccomanda di fare presente che non tutte le condizioni patologiche a carico del sistema vestibolare sono suscettibili di riabilitazione vestibolare, per tanto è opportuno procedere questa scelta, solo dopo aver appurato le condizioni del sistema d’equilibrio al termine di un esame vestibolare completo, scrupolosamente condotto.

Bibliografia di riferimento

Audiometria clinica, Giordano-Albera-Beatrice, edizioni Minerva Medica

Audiologia e Foniatria, Albera-Schindler, edizioni edizioni Minerva Medica

Vestibologia Clinica corso teorico-pratico, Università degli Studi di Firenze

Vestibolometria clinica e strumentale, Claudio Vicini, quaderni monografici di aggiornamento.